Questa lunga recessione, che si protrarrà per almeno un altro anno, ma probabilmente anche di più, è una benedizione! Ci costringerà a riconsiderare tutte le cose che davamo per scontate solo 5 anni fa. Ci spingerà in un nuovo stato di normalità in cui non sarà più possibile costruire il benessere di oggi a spese del domani. Perché è proprio questo che abbiamo fatto fino al 2007. Incrementando il consumo per mantenere una crescita e finanziando questa crescita a spese del futuro. Accidenti, perché proprio noi, perché è la nostra generazione quella che è rimasta con il cerino in mano?
Vero, abbiamo ottime ragioni per essere infuriati con quelli che hanno goduto una vita spensierata a nostre spese. Non siamo contenti di pagare la pensione a persone che hanno potuto smettere di lavorare ad un’età che oggi per noi è appena il momento in cui diventiamo senior sul lavoro, con davanti altri 20 anni di attività.
Nonostante questo mi sento fortunato! Penso che siamo nella posizione di reinventare il mondo, come funziona, come si crea e si scambia valore. Sono fortunato ad essere in questa posizione per reinventare il mondo per mio figlio, per dargli un posto dove poter realizzare il suo potenziale, dove non sia limitato da regole che qualcun altro ha scritto per lui.
Suona utopistico, però è esattamente il punto in cui ci troviamo. Dobbiamo reinventare il nostro sistema di valori, le nostre priorità, i nostri obiettivi, se vogliamo sopravvivere (e lottare e vincere!) Dobbiamo renderci conto che il nostro futuro, quello di ciascuno di noi, è letteralmente nelle nostre mani. Non è nelle mani di qualcun altro che decida per noi. Siamo noi stessi che possiamo decidere che cosa faremo nel prossimo futuro e più avanti ancora. Ciascuno di noi deve decidere di prendere in mano il proprio destino, decidere di diventare imprenditore di se stesso.
Quello che dobbiamo imparare, e le generazioni più giovani stanno già facendo, è di riconoscere i nostri punti di forza individuali e sfruttarli per costruire il nostro futuro, ciascuno per sé ma collettivamente per il futuro della nostra società. Immagina la libertà di costruirsi una carriera fondata sui propri punti di forza. Immagina il senso di pienezza e soddisfazione nel navigare il fiume della nostra vita facendo massimo uso delle nostre capacità. Immagina la bellezza di una vita in cui l’abbondanza dell’unicità di ciascuno è la nuova norma, in cui non dobbiamo più lottare con altri cloni di noi stessi per qualche risorsa scarsa e sub-ottimale.
Sono fortunato perché ho avvertito inconsciamente, se non riconosciuta, quest’onda e ci ho potuto vivere insieme già da diversi anni. Viver con il dono più grande, la libertà, e scoprire che non c’è bisogno di soffrire per la mancanza di qualche risorsa scarsa di cui abbiamo artificialmente bisogno. Creare un futuro per me stesso in cui posso usare i miei punti di forza per il beneficio mio e di tutta la società, aiutando altre persone a realizzare i loro sogni imprenditoriali. Aiutando altri a riconoscere che possono essere imprenditori e che dopo aver abbandonato il bisogno artificiale di sicurezza con cui siamo stati cresciuti, puoi diventare esattamente tutto quello che è il tuo potenziale, nulla di meno!
Buon 2013!
Vero, abbiamo ottime ragioni per essere infuriati con quelli che hanno goduto una vita spensierata a nostre spese. Non siamo contenti di pagare la pensione a persone che hanno potuto smettere di lavorare ad un’età che oggi per noi è appena il momento in cui diventiamo senior sul lavoro, con davanti altri 20 anni di attività.
Nonostante questo mi sento fortunato! Penso che siamo nella posizione di reinventare il mondo, come funziona, come si crea e si scambia valore. Sono fortunato ad essere in questa posizione per reinventare il mondo per mio figlio, per dargli un posto dove poter realizzare il suo potenziale, dove non sia limitato da regole che qualcun altro ha scritto per lui.
Suona utopistico, però è esattamente il punto in cui ci troviamo. Dobbiamo reinventare il nostro sistema di valori, le nostre priorità, i nostri obiettivi, se vogliamo sopravvivere (e lottare e vincere!) Dobbiamo renderci conto che il nostro futuro, quello di ciascuno di noi, è letteralmente nelle nostre mani. Non è nelle mani di qualcun altro che decida per noi. Siamo noi stessi che possiamo decidere che cosa faremo nel prossimo futuro e più avanti ancora. Ciascuno di noi deve decidere di prendere in mano il proprio destino, decidere di diventare imprenditore di se stesso.
Quello che dobbiamo imparare, e le generazioni più giovani stanno già facendo, è di riconoscere i nostri punti di forza individuali e sfruttarli per costruire il nostro futuro, ciascuno per sé ma collettivamente per il futuro della nostra società. Immagina la libertà di costruirsi una carriera fondata sui propri punti di forza. Immagina il senso di pienezza e soddisfazione nel navigare il fiume della nostra vita facendo massimo uso delle nostre capacità. Immagina la bellezza di una vita in cui l’abbondanza dell’unicità di ciascuno è la nuova norma, in cui non dobbiamo più lottare con altri cloni di noi stessi per qualche risorsa scarsa e sub-ottimale.
Sono fortunato perché ho avvertito inconsciamente, se non riconosciuta, quest’onda e ci ho potuto vivere insieme già da diversi anni. Viver con il dono più grande, la libertà, e scoprire che non c’è bisogno di soffrire per la mancanza di qualche risorsa scarsa di cui abbiamo artificialmente bisogno. Creare un futuro per me stesso in cui posso usare i miei punti di forza per il beneficio mio e di tutta la società, aiutando altre persone a realizzare i loro sogni imprenditoriali. Aiutando altri a riconoscere che possono essere imprenditori e che dopo aver abbandonato il bisogno artificiale di sicurezza con cui siamo stati cresciuti, puoi diventare esattamente tutto quello che è il tuo potenziale, nulla di meno!
Buon 2013!